Razzisti a Colonia, ovviamente lui c'era..!
E parlo di Borghezio Mario. europarlamentare leghista. Quello che ha dato un contributo illuminante al dialogo interreligioso con i suoi giudizi.. "Cornuti musulmani.." e " .. queste palandrane di merda..". Davvero un "nouveau philosophe", ce lo invidiano tutti, sul pianeta. L'evento stavolta a cui dare il proprio indispensabile contributo era il raduno neo-nazista a Colonia, per protestare contro la costruzione della nuova Moschea. Lui, il Marione Borghezio aveva subito aderito, con entusiasmo. E figuriamoci, dove c'è feccia prima o poi ce lo vedi. Da sottolineare che il sindaco della città, un milione di abitanti e 80 mila turchi presenti, aveva stigmatizzato il meeting di questi buontemponi e aveva consigliato ai commercianti di chiudere le serrande al loro passaggio, in segno di protesta. Pare che sia andata ancora meglio: le note birrerie di Köln hanno esposto cartelli con la scritta: " Niente birra di Colonia per i nazisti" e in più, 100mila persone si erano radunate per protestare contro la "kermesse" neo-nazista. Il risultato? Quattro gatti razzisti, lui, il Marione e un paio di altri suoi accoliti (un austriaco e un fiammingo) sul palco ed arringare le giubottate teste rasate e molta polizia. Appena ha preso la parola il Nostro, dopo mezzo minuto la Polizia ha deciso che era pure troppo e li ha spediti a casa, i nazisti. E così Borghezio e la sua palandrana e la sua faccia improbabile, è rimasto da solo sul palco ed arringare i piccioni e ad irritare i poliziotti, trincerandosi dietro il suo titolo di "eurodeputato" forte della sua immunità. Niente convention di nostalgici coglioni, niente urla razziste, niente di niente. La piazza di Colonia, quella buona, quella stragrande maggioranza di tedeschi che di certe cose proprio non ne vuole sentire parlare, ha vinto. E' rimasta sul palco la triste sagomona di Borghezio Mario, con in mano il libro di Oriana Fallaci (La rabbia e l'orgoglio) che inveiva e sbraitava farfugliando cose sulla libertà di manifestazione del pensiero. Anche il patetico francese J.M. Le Pen, suo collega di lotta in mille occasioni, aveva disertato l'incontro. Potremmo intitolare tutta la vicenda: " La triste solitudine di un grasso razzista in palandrana", non lo faremo, è stato un bel pomeriggio di risposta civile ad un groppuscolo di reietti, guidati e fomentati da un reietto come loro. Con il fazzoletto verde al collo..
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