Matilde di Canossa, una grande donna di mille anni fa, tra Papato ed Impero

Siamo, come dicevamo, intorno all'anno mille e forse mai come in quel periodo, i due "poteri forti" dell'epoca, Papato ed Impero erano ai ferri corti. Matilde, dopo la morte violenta del padre, Bonifacio, ucciso a tradimento durante una battuta di caccia, si trovò, insieme con la madre ( che però presto si rivelò inadatta al compito), a governare su un vastissimo territorio che comprendeva Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. La sua abilità in questo ruolo suscitò l'invidia e la preoccupazione dell'Imperatore tedesco Enrico III che la rapì, insieme con la madre e la condusse in Germania.Ma alla morte di questi, le donne poterono tornare in Italia. Questa esperienza la avvicinò moltissimo al Papato ( nel frattempo si erano avvicendati al soglio di Pietro , Leone IX e Vittore II che morì mentre era ospite dei Canossiani). Fu fatto Papa Stefano IX e poi Benedetto X e Onorio II ( una moria di Papi..!). Qualche anno dopo morì Beatrice, la madre.Nel frattempo Matilde prese marito, tale Goffredo il Gobbo (.. sic!) che però fece una brutta fine, proprio brutta.Mi permetto di trascrivere da Wiki, come si svolse l'evento:
"Goffredo il Gobbo nel 1076 cadde vittima di un'imboscata nelle sue terre nei pressi di Anversa. Lamberto di Hersfeld riporta che durante la notte, spinto da bisogni corporali, si recò al gabinetto e un sicario che stava in agguato gli conficcò una spada tra le natiche lasciandogli l'arma piantata nella ferita. Sopravvisse, ma una settimana dopo, il 27 febbraio 1076, morì, lasciando Matilde vedova. Molti l'accusarono di essersi macchiata personalmente di questo crimine: ..con la complicità di una serva fedelissima lo fece uccidere in gran segreto mentre stava seduto al cesso, infilandogli la spada nell'ano.. (Landolfo padre, storico di Milano); comunque come colpevole viene indicato più verosimilmente il conte fiammingo Roberto I delle Fiandre. In ogni caso Matilde non versò al clero neppure un obolo per l'anima del marito ucciso, né fece recitare una messa o gli dedicò un convento, com'era d'uso."....
Una brutta fine, come dicevo, ma era tempo di congiure e complotti. Nel frattempo, come nuovo Papa fu eletto Ildebrando di Soana, Gregorio VII e il nuovo imperatore eletto fu Enrico IV ( uno che usava modi molto spicci..). Erano i tempi della famosa "lotta per le investiture" e i due caratterini, l'imperatore e il Papa, cominciarono a duellare, a distanza. Enrico si finse alleato sia del Papa che di Matilde, alla fine, la notte di Natale del 1075 durante la cerimonia presso Santa Maria Maggiore a Roma, fece rapire Ildebrando, il Papa, arrestato, malmenato e condotto in Germania. Ovviamente scattò la scomunica papale ed Enrico, visto anche il malumore che questo gesto aveva provocato sui suoi sudditi, venne a più miti consigli e agì di diplomazia. Liberò il Papa e si rivolse a Matilde ( che, tra l'altro era anche sua cugina) per intercedere presso la Santa Sede. Matilde, abile politica, organizzò un incontro di pentimento, proprio presso Canossa. In un gelido gennaio, l'imperatore tedesco subì l'umiliazione di dover attendere a piedi nudi, nella neve, per diversi giorni, di essere ricevuto da Gregorio VII, episodio noto come "l'Umiliazione di Canossa". Il resto è storia.
La nostra visita è così mossa da questa storia, visitare il luogo di Matilde per eccellenza, Canossa.
Prima di arrivare alla Rocca di Canossa,ci si imbatte in un'altra pregevole opera fortificata, chiamata Rocca di Rossena e la sua torre, la Rossenella. Ma dopo un paio di chilometri, curve strette in mezzo alle colline, si arriva alla base della rocca.

Etichette: Enrico IV, Gregorio VII, impero, matilde di canossa, mostra, papato
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