La verità dei vincitori, ovvero le parzialità del Tribunale Penale Internazionale
Lo spunto per questo post viene dalla visione dell'ottimo dossier di Riccardo Iacona andato in onda ieri, sabato 19, su una rete Rai. Ottimo e pieno di spunti. Ma già in passato la mia attenzione si focalizzò sul Tribunale Penale Internazionale a proposito di un dibattito sviluppato dall'organizzazione " Non c'è pace senza giustizia" ( emanazione del Partito Radicale Transnazionale). Il tema in sostanza è questo: può una struttura giudiziaria, seppur su base ONU, mantenere una politica di equidistanza tra vinti e vincitori, dopo la fine di un evento bellico? Lo dico subito, io ritengo di no, alla luce della sua storia, il TPI, dalla sua sede dell'Aja, non sta svolgendo un buon lavoro. Parto da un presupposto, un fatto: la storia viene sempre fatta dai vincitori. Sono loro che forniscono dati, che danno testimonianze, che dettano le regole. E, al di la del TPI, gli esempi possono anche ricondursi, ad esempio, alla II guerra mondiale: ci fu il processo di Norimberga, per crimini di guerra, spaventosi. Ma non ci dimentichiamo che anche da parte "Alleata" ci furono casi clamorosi di bombardamenti su obiettivi civili che provocarono centinaia di morti non in divisa. Ma rimaniamo a tempi più recenti. La guerra nei Balcani, tutti contro tutti, una macelleria etnica che macchiò di sangue e di crudeltà la fine degli anni '90. Alla sua istituzione, nel 1998, il Tribunale Penale Internazionale ( ICC, l'acronimo in inglese) si occupò anche di questo. Ma, le incongruità saltano agli occhi: il 95% degli imputati sono serbi. I nomi sono noti: si va dal presidente Milosevic, passando per Karadzic ( arrestato di recente) per finire al generale Mladic. Chi non ricorda questi nomi? I mostri dei Balcani sono loro. Ma, ecco il fatto strano, perchè nessuno conosce gli autori, in linee gerarchiche rigide, dei massacri che Croati e Bosniaci, per non parlare degli albanesi del Kosovo ( armati fino ai denti dall'amministrazione USA) effettuarono in quegli anni? Centinaia di serbi uccisi o deportati ( nel caso migliore) in nome di una "operazione di pulizia etnica" che nulla ha da invidiare alla strage di Sebrenica. Si dice spesso che quelli furono episodi che potevano essere annoverati tra le " vendette personali" interetniche. Non credo. Duecentomila (200.000!) serbi non possono essere stati trucidati o deportati da singoli individui. La linea gerarchica esiste ed è provata. Come mai Milosevic è considerato un criminale di guerra e il croato Tudjman o il bosniaco Izetbegovic no e hanno continuato indisturbati a governare ? Perchè i generali di questi due paesi sono angioletti e Mladic è il solo mostro dei Balcani? Come mai i leader dell UCK kosovaro sono diventati stimati uomini di governo ( anche dopo il processo all'Aja, da cui risultarono innocenti..!) e il Kosovo stesso, ai cui vertici ci sono personalità chiacchierate, è stato diplomaticamente riconosciuto da mezzo mondo? Come mai le stragi di Vukovar, Sisak ed Osiek ( con centinaia di civili serbi sterminati) sono eventi bellici "corretti"? Perchè gente come Tomislav Mercep. Branimir Glavas o Djuro Bradarac sono ancora a spasso liberi? L'unico croato che in qualche modo è stato sanzionato dall'ICC (TPI) è stato Mirko Norac?..( per la cronaca, nello spesso processo però fu assolto il boia delle Krajine, il generale di origine albanese Rahim Ademi) e gli altri? Come sempre, la storia la fanno i vinti. E anche la giustizia, la fanno solo e sempre i vinti. Il dubbio, che strano, si è verificato dopo la II guerra mondiale: ci fu Norimberga, per i tedeschi, sconfitti, ma gli italiani che furono sconfitti/vincitori non ebbero nessun gerarca o podestà imputato di nulla, anzi, alcuni hanno rivestito cariche in Parlamento! Nessun imputato: non si capì bene come considerare l'Italia, se belligerante amico o nemico. Nel dubbio, ci si è astenuti: i gerarchi fascisti erano tutti mammolette, anche se tutti sanno che non è così. Ma il conflitto nei Balcani rimane sempre il caso più emblematico. Aggiungo anche un altro elemento: come mai nessun generale della NATO è stato imputato per le stragi compiute durante i bombardamenti sui civili del '99? Non mi piace come opera il TPI e bene ha fatto Iacona, nel suo programma a porre l'accento su questo tema, molto scomodo e per molti versi quasi imbarazzante per i Vincitori. Ci torneremo su questo argomento. Il programma, ve lo consiglio, venerdi prossimo si continua.
Etichette: Balcani, ICC, Izetbegovic, Karadzic, Milosevic, Nato, TPI, Tribunale Penale Internazionale, Tudjman
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