Urbino, la città ideale (parte seconda): gli scorci
Come accennavo in precedenza, una delle caratteristiche di questa città sono le piccole vie che si aprono lungo le vie maggiori (che in verità sono di dimensioni limitate). Questi vicoli offrono scorci suggestivi, a volte affascinanti. Li mando in sequenza, senza commenti, credo non servano. Anche qui una sola nota: se ci venite in una giornata fredda e ventosa fate attenzione: sono dei veri corridoi del vento, micidiali!
Si comincia ad intravvedere il Castello Ducale che però tratteremo in seguito
Fin qui alcuni scorci. In appendice a questi voglio aggiungerci una nota. Il Museo di Città, che non è il Museo Ufficiale, ma una sorta di omaggio al concetto che avevamo ripreso precedentemente di Città Ideale. Nome pomposo, ma la delusione è cocente, quasi un delirio racchiuso in tre salette con un impiegato che ti fornisce persino una audioguida dai testi ancor più vaghi. Un consiglio: fate come me: per visitarlo ci ho messo TRE MINUTI! Due foto, tanto per gradire
Questo è il cortile, ancora decente. Di seguito c'è la sala uno, mi sono fatto diffidente e di tempo non ce ne ho più perso..:
No comment! Mi sono solo affacciato alle altre due stanze, ho restituito l'inutile audioguida all'impiegato che mi ha chiesto, quasi imbarazzato se mi fosse piaciuto. Altrettanto imbarazzato gli ho risposto "Si, abbastanza", ma forse il mio viso non doveva essere certo dei più convinti.
Una nota a parte la merita la facciata dell'Orto Botanico:
No comment! Mi sono solo affacciato alle altre due stanze, ho restituito l'inutile audioguida all'impiegato che mi ha chiesto, quasi imbarazzato se mi fosse piaciuto. Altrettanto imbarazzato gli ho risposto "Si, abbastanza", ma forse il mio viso non doveva essere certo dei più convinti.
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