Urbino:la Città Ideale (prima parte)
Il concetto di Città Ideale è una idea che appassionò gli studiosi lungo tutto il percorso del Rinascimento. Trovò la sua massima espressione grafica in questo dipinto, conservato presso il Museo Nazionale delle Marche in Urbino, da molti attribuito a Piero della Francesca ma secondo altri invece espressione di allievi della sua scuola, il più probabile è Luciano Laurana.
Ed è proprio partendo da questo lavoro che descriviamo attraverso commenti e foto la mia permanenza ad Urbino. Una nota, una giornata freddissima, sebbene fosse il 21 marzo, con vento gelido e neve.
Bellissima citta, Urbino, capitale del Ducato dei Montefeltre prima e dei Della Rovere in seguito, prima di ripassare alla Chiesa nel 1626. Ma sono sopratutto i Montefeltre a dare la cifra dei tesori architettonici che vi si trovano. E parlare dei Montefeltre significa sopratutto parlare di Federico e di suo figlio Guidubaldo, al potere i primi anni del 1400. Iniziamo con il Duomo.
La facciata è imponente, disegnata dal Valadier nel XVIII secolo sui resti si una costruzione precedente del 400 distrutta da un terremoto. Si presenta con un aspetto molto neo-classico.
Ed è proprio partendo da questo lavoro che descriviamo attraverso commenti e foto la mia permanenza ad Urbino. Una nota, una giornata freddissima, sebbene fosse il 21 marzo, con vento gelido e neve.
Bellissima citta, Urbino, capitale del Ducato dei Montefeltre prima e dei Della Rovere in seguito, prima di ripassare alla Chiesa nel 1626. Ma sono sopratutto i Montefeltre a dare la cifra dei tesori architettonici che vi si trovano. E parlare dei Montefeltre significa sopratutto parlare di Federico e di suo figlio Guidubaldo, al potere i primi anni del 1400. Iniziamo con il Duomo.
La facciata è imponente, disegnata dal Valadier nel XVIII secolo sui resti si una costruzione precedente del 400 distrutta da un terremoto. Si presenta con un aspetto molto neo-classico.
L'nterno del Duomo, seppur contenga opere di notevole fattura (Barocci,Maratta, Zuccari e Guido Reni), non è esaltante, a mio gusto. Lo trovo molto "nuovo", non vi si respira il segno del tempo.
Meglio le parti laterali dell'esterno:
In questa città una traccia rilevante è stata lasciata dalle cosidette Confraternite, enti caritatevoli che si occupavano di "attività sociali" e che avevano delle sedi, gli Oratori, di pregevolissima fattura. Due in particolare sono assolutamente da visitare, l'Oratorio di San Giovanni e quello di San Giuseppe, più grande, ambedue situati a pochi metri l'uno dall'altro, nella stessa stradina.
L'Oratorio di San Giovanni ospita al suo interno una serie di affreschi quattrocenteschi opera dei fratelli Salimbeni
Questa panca, all'interno del complesso, è bellissima:
Questa statua di San Giuseppe è opera di Carlo Roncalli. Di seguito invece è la volta:
Nei prossimi post ci occuperemo del Palazzo Ducale e degli scorci che quasta città regala.
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