Punti di (s)vista: gennaio 2009

giovedì 29 gennaio 2009

Marchionne Sergio, stavolta cosa ha in mente?

Dall'alto del suo curriculum vitae, con i suoi studi canadesi ( ha doppia cittadinanza, il nostro: italiana, di Chieti, e Canadese) pareva l'uomo della riscossa.
E per un certo periodo lo è stato.
Fino a qualche mese fa.
O fino a qualche giorno fa.
Il duo Cordero- Marchionne fu visto come la panacea per il gruppo Fiat in piena agonia. Il mercato europeo dell'auto, anzi, il mercato mondiale languiva fino ad arrivare a quote di profondo rosso impensabile. Ma la Fiat no. Al massimo del suo rinato boom ebbe anche quote di dividendi tra gli azionisti di notevole misura.
Marchionne Sergio, il chietino-canadese novello salvatore della Patria. A lui la carica di Amministratore Delegato del gruppo torinese.
Poi successe che la crisi mondiale divenne abissale e anche la Fiat non ne fu immune.

Ma noi avevamo il super-Sergio che avrebbe provveduto.
La mossa, qualche giorno fa, a sorpresa: l'acquisto del 35% della Chrisler, azienda americana, leader del settore ma che ultimamente, insieme alle altrettanto famose GM e Ford ha cominciato a battere cassa al governo USA, pena la chiusura e il fallimento.
Ma Marchionne Sergio ne compra una quota significativa.
Primo pensiero: il famoso detto per cui anche nei periodi di crisi nera qualche affaruccio si riesce a fare. Si vede, abbiamo pensato noi, che la Fiat qualche soldino da parte ce l'ha.
E invece.. OPLA'! Anche lui Marchionne Sergio si fa coraggio e afferma che sta per licenziare 60.000 operai (sessantamila!!) Fiat! Ma allora?!
Che Bluff ha fatto? Oppure anche lui, alla faccia del suo Currulum Vitae ha fatto ricorso all'arma più vecchia del mondo, economicamente parlando: il ricatto occupazionale.
Cioè, in pratica, chiede soldi allo Stato per pagare l'operazione Chrisler per poi privatizzare, se mai ci saranno, i guadagni?!
Mossa intelligente, scaltra, cinica. In ogni caso lui non ci rimette niente. Ci rimette lo Stato, se l'operazione Chrisler fallisce, ovvero se gli utili che lui ovviamente spera di avere non ci saranno.
Lui, come tanti, in questo periodo, cadrà in piedi.
E ci voleva Marchionne Sergio con la sua doppia nazionalità, chietina e canadese e il suo curriculum vitae, per formulare un piano così complesso? Questa operazione ha un nome, in Sud Italia, ma siccome è poco elegante io continuerò a chiamarla "Ricatto Occupazionale". Roba da ragionieri, anzi, da finanzieri d'assalto, cinici e scaltri. E anche un po' paraculi..

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mercoledì 28 gennaio 2009

Se li cercate sono tutti li, in Svizzera,ora

Se mai vi siete posti il problema di come si sia potuti arrivare alla crisi economica mondiale.
Se mai vi siete chiesti come siano i volti e le figure dei responsabili di quanto oggi sta succedendo a livello globale.
Se mai vi siete chiesti che sorriso avessero (..ce l'hanno ancora!) gli affossatori dell'economia del mondo.
Bene.
Se vi siete posti queste domande fatevi un giro a Davos, Alpi Svizzere, amena località turistica.
Li troverete tutti li,in questi giorni, al World Economic Forum, insieme con i loro sodali del Fondo Mondiale Internazionale e della Banca Mondiale a parlare e a discutere, loro, proprio loro, di come si possa risolvere la crisi economica mondiale.
Un po' come se si organizzasse una convention di lupi per discutere sulla morìa degli agnelli.
Ci sono tutti,, a Davos, Alpi Svizzere: 41 capi di stato e 1400 amministratori delegati. Forum organizzato dalle Banche mondiali e diverse multinazionali.
Discuteranno.
Si, tutti questi geni della finanza e della economia discuteranno e a me già mi tremano le gambe.
Incompetenti, imbroglioni, traffichini, grassatori, ignoranti, mezzecalzette, premi nobel mancati, inutili figuri chiamati a risolvere un problema che loro stessi hanno provocato.
Andateci a Davos: li troverete tutti li, loro non cadono mai.
Loro danno ricette e venderanno derivati e obbligazioni.
Ancora una volta.
Forse l'anno scorso c'era anche la Lehman o la Madoff.
Quest'anno c'è la CityBank. Tutti a chiedere al popolo bue le lire per riparare alla loro incompetenza e al loro essere famelici di denaro, costi quel che costi, purchè loro si salvino, guadagnino e facciano profitti. Anche sulla pelle di pensionati, operai, onesti lavoratori. Andateci a Davos.
Sono tutti li quelli del World Economic Forum.
Quelli che decidono.
Quelli che ci sanno fare.
Un consiglio, alla luce di quello che sta succedendo nel mondo: si trovassero un lavoro onesto e la smettessero di fare i gradassoni con i soldi della povera gente che la mattina si alza e va al lavoro all'alba. E va al lavoro davvero, non a fare i sorrisetti del cazzo a Davos, Alpi Svizzere, come se .. "il cielo è sempre più blu".

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Il Dogma e il Carisma

Lo sapevamo che il Pastore Tedesco era uno tosto. Uno che viene dal Santo Uffizio non è che gli possa mancare il curriculum vitae. Mica andava a fare l'usciere in un ufficio parastatale. Parlavamo di Cossiga Francesco, qualche giorno fa. Delle sue picconate. Ma quello si sa.. è lui.. e va preso per quello che è. Ma il tedesco no. Cazzo, è il Papa. Ma una cosa in comune con il sardo ce l'ha: piccona anche lui come un dannato (scusate, ma è un modo di dire..). Per lui, ma già ne parlavo tempo fa, Giovanni XXIII non è mai esistito. La storia per lui forse si è fermata alla controriforma e fa di tutto per dimostrarlo. Piccona, piccona di brutto contro il Concilio Ecumenico di Papa Roncalli. Lo sta demolendo mattone dopo mattone. Dalla messa in latino, alla celebrazione con le spalle date alla platea dei fedeli, alle sue mille prese di posizione in tema di diritti civili ed umani ( interferendo pesantemente con Stati Esteri , il nostro, tanto per fare un esempio..). Ma lui ha Dogma, molto, ma di Carisma.. mmhh.. mica tanto. E' il Papa del XI anno del millennio, si ma del primo millennio!! E' Una figura che pare calata da una classe di elettori del conclave del millennio scorso. Non ci sta, qui su questa terra, oggi, nel 2009. L'ultimo caso: Lefebvre, il prelato, altissimo prelato francese, che, proprio dopo le prese di posizione di apertura della "nuova" chiesa ( decenni fa), in tema di società ed ecumenismo, si rinchiuse con una enclave di seguaci e cominciò, nonstante la scomunica, ad eleggere vescovi . Figure che di questa elezione non avrebbero potuto farne nulla, se non aprire un mini- scisma all'interno della chiesa cattolica. Ma alla fine il corto circuito ci deve essere stato: le posizioni degli scissionisti "old-fashion" si sono ritrovati nelle posizioni del Dogmatico tedesco, al punto da chiederne il perdono. Le differenze tra il vecchio stile di Le Febvre e di Ratzinger hanno probabilmente trovato punti in comune. E ci credo! Con questo Papa!! Ma fin quì, si potrebbe dire, faccende interne al Vaticano. E invece no. Nel gruppetto degli spiritosi francesi ce n'è uno, un pò più spiritoso degli altri, tale Williamson, britannico, eletto dal francese, che ha il bizzarro hobby di dire che le camere a gas nei campi di concentramento nazisti non ci sono mai state. Vabbè, anzi, va malissimo. Un negazionista, riabilitato dal Papa non va proprio. Dopo tutte le faccende di queste settimane su Pio XII e le leggi razziali, un prelato, alto prelato, che dice che le camere a gas non ci sono mai state, riabilitato dal Tedesco, no, qualcosa non torna. Il Dogmatico ha toppato. Il Risultato: il britannico è stato invitato a tenere la bocca chiusa da suo capo ( si ma se continua a pensarlo.. che gioco è??!!) e i francesi scissionisti si sono ritrovati nel loro nuovo punto di riferimento: il tedesco. Pace è fatta. Con buona pace di Roncalli, Montini, Luciani, Woytila e tutti quelli che cominciano a pensare che poi.. tutto sto dogma da Santa Inquisizione e sta messa in latino proprio sono fuori dal tempo e dalla storia. Si, ma tanto lo sapevano tutti: quello, il tedesco, viene dal Santo Uffizio.. che ti volevi aspettare..
P.S. il link:
http://tv.repubblica.it/copertina/camere-a-gas-mai-esistite/28677?video

Incidente Diplomatico

Tra Italia e Brasile non tira buona aria. Il motivo del contendere sarebbe Cesare Battisti, implicato in fatti di terrorismo. Gia esule politico in Francia ( patria adottiva di molti esuli per lo stesso motivo), il Battisti non ha ottenuto l'estradizione chiesta a gran voce dal governo italiano. E la cosa è montata fino ad arrivare al ritiro dell'Ambasciatore italiano a Brasilia. WOW! Che alzata di cresta della Farnesina: Frattini, il ministro degli esteri ne ha fatto quasi una questione personale e il governo tutto ha incalzato il presidente brasiliano Lula Da Silva e le autorità giudiziarie brasiliane ree dell'insano gesto. E le minacce sono partite alla grande: oltre al già citato ritiro dell'Ambasciatore italiano ( che, ricordiamolo, è un atto piuttosto grave, nelle logiche della politica internazionale. A volte ha preceduto una dichiarazione di guerra..!). E così: minacce di non giocare più la partita amichevole Italia Brasile, una specie di classica del calcio, il 10 febbraio.. uhhhh... oltraggio. Il Brasile pensa alle contromisure: niente più tournee delle OBA OBA sculettanti qui nel suolo patrio italico. Niente. Oppure niente più "Meu amigu Charlie.." ai carnevale che stanno per partire, niente più "saudage", saremo così costretti a ridere in continuazione ( tanto siamo aiutati dal Premier con le sue belle uscite). Insomma un casino internazionale. Un vero incidente internazionale. Lula, ripensaci che sennò qui saremo allo schifo! Arrenditi! Ridacci Cesare Battisti, che lo richiudiamo al Castello del Buon Consiglio..
Dai.. Lula, che sennò Frattini se la prende a male e l'abbronzatura gli viene male..

venerdì 23 gennaio 2009

L'immenso appetito della Warner Music Group

Ascoltavo musica. Ci sono cose che ormai sono rintracciabili solo su You Tube, niente più vinile, ne cassette, ne cd. Solo YT.
Ascoltavo rock psichedelico anni 60 made in USA, forse il massimo di quanto la musica pop-rock abbia espresso in tutta la sua storia.
Chi conosce YT sa che nella barra laterale a destra ci sono dei link correlati e così l'occhio cade su una mia vecchia passione, gli Iron Butterfly, nello specifico: "In a Gadda da Vida", un viaggio lunghissimo che solo quegli anni potevano produrre.
Ci vado, clicco.
ALT!! AVVERTENZA:
il video non è più disponibile a causa di problemi che la Warner ha posto sul copyright!! Incredibile! Un lavoro, un pezzo di storia della musica che, prodotto nel 68, ha ancora problemi di copyright??!! Ma quanti ne vuole di soldi la Warner?? Fin quando avanzerà diritti, se ancora oggi, nel 2009 avanza diritti di copyright su un lavoro eseguito da un gruppo ormai non più esistente? Ma non si vergognano un po' questi " impresari", questi "protagonisti del libero mercato", questi CIALTRONI??!! E che cazzo!! Porre il copyright sulla storia mi pare esagerato oltre che da grassatori..

Thyssen-Krupp: la classe padrona

Altra udienza nel processo che vede imputati i vertici della multinazionale tedesca Thyssen-Krupp accusata di omicidio per i 7 operai arsi vivi in uno dei siti dell'impresa. Alcuni subito. Alcuni subito dopo, alcuni dopo giorni di terribile agonia
La parola stavolta era alla difesa. Una mossa attesa, cinica, proprio come quelle che si aspetta da chi, avendo deciso di chiudere una fabbrica, ne limita e ne annulla le misure di sicurezza. La sede T&K di Torino doveva essere chiusa e allora.. perchè ricaricare gli estintori e perdere ancora "fondi inutili" per la sicurezza di quattro straccioni di operai che continuavano a lavorarci. Vada come vada, tanto la fabbrica era da chiudere.
La mossa della difesa: eliminare quante più parti civili dal processo: il Comune, la Provincia, le associazioni ed i sindacati, Medicina Democratica.. Nessuno. Alla fine deve passare solo come una fiammata, non prevedibile e non trattabile. Se la caverebbero con niente. E invece sono solo imputati da trattare come criminali che nulla hanno avuta da pensare alla sicurezza degli operai ancora al lavoro e alle loro misure di sicurezza. Devono pagare. Per questo, per omicidio volontario. I fottuti Krupp stavolta devono pagare.

giovedì 22 gennaio 2009

Il "Piccone" su Obama

Oggettivamente Cossiga Francesco presidente emerito della repubblica italiana è diventato una vera mina vagante. Le sue non sono più picconate ma qualcosa che forse è meglio non definire per non finire con addosso l'accusa di vilipendio a (ex) capo dello stato. A chi è sfuggita, riferisco l'intervista da lui rilasciata in data 22 gennaio 2009 a un cronista de " Il Giornale". E ditemi se esagero: questo è il testo.

Presidente emerito Francesco Cossiga, ha seguito l’incoronazione? Tutti avevamo i lucciconi agli occhi, tranne quel cuore di pietra del direttore del «Giornale», naturale. Dice d’averci provato...

«Sono diverso dal suo direttore».

Davvero? E perché mai?

«Lui scrive d’avercela messa tutta, a emozionarsi per Obama. Io non ci ho messo nulla».

Cuore di pietra sarda. Come fa?

«Già sapevo che Barack è un grande retore, di quel tipo di retorica capace in 18 minuti di dire di tutto, senza dire nulla».

Eppure certe suggestioni...

«Suggestioni, appunto. Dice di essere Lincoln, e Luther King...».

La retorica vive di licenza.

«Anche di decenza. Martin Luther King era afro-americano».

Obama pure.

«Macché! Lui imbroglia gli afro-americani... È figlio di una ricca americana che si è presa uno sfizio con un ricco nero, che l’ha abbandonata. Questa la storia».

Resta simbolo di riscatto, «tutto è possibile, ognuno ce la può fare».

«Si fa credere povero, ed è stato allevato nelle scuole up dell’Illinois, nei college di lusso. E la villa comprata a poco prezzo nella miglior zona di Chicago... In Italia...».

Di Pietro gli salterebbe al collo?

«Starebbe zitto, perché è un potente vero. Ha dietro l’establishment finanziario e industriale».

Ma il Pd è in festa.

«Perché lo credono negro e di sinistra, proveniente da un ceto disagiato. Guai se sapessero la verità. Non è neppure nero, se lo guarda bene: è color caffelatte».

Non dica «abbronzato», per carità.

«Caffelatte più latte che caffè».

Ma allora chi è il vero Obama?

«Un cinico vero: credo non creda in nulla. Ma il più grande cinico è colui che riesce a far credere nei valori nei quali lui stesso non crede. È un arabo-americano, che non dimenticherà mai la religione d’origine, l’islam. Un accanito nemico di Israele, che cercherà di accontentare soprattutto i suoi amici finanzieri e industriali, facendo pagare la crisi all’Europa. E che se non si metterà d’accordo con Hamas finirà con il deludere tutti. Gli dò un consiglio: ricordi che nella storia chi si è messo contro gli ebrei e Israele è finito male».

Detto proprio da lei, l’«amerikano» con il cappa.

«Adesso mi capisce! Lo sono stato per tutta la vita, e sono senza patria... Spero solo che l’Europa, abbandonata la Gran Bretagna al destino della sua colonia, diventi potenza militare e stringa alleanza d’acciaio con la Russia di Putin».

Lo scenario di Otto von Bismarck: guardare a Oriente.

«Di Bismarck e di Berlusconi, naturalmente. Mai frescaccia fu peggiore del “burro e cannoni”: ci vogliono prima i cannoni, per poter prendere agli altri il burro».

Guerrafondaio e cinico.

«E invece ho votato no alla guerra in Iraq e in Afghanistan, e se riprovano a mandare altre truppe farò da solo il filibustering».

Non le piaceva neppure Bush jr.

«Con lui non sono mai stato tenero. Una volta in Senato dissi che “è junior e si vede“, poi me lo fecero togliere dai resoconti... Altra cosa da suo papà, il più signore di tutti».

Dei presidenti che ha conosciuto, chi altro metterebbe tra i «buoni»?

«Reagan era un grande presidente e dimostrava meno di quello che era. Lo ospitai anche a Castelporziano. Clinton il più determinato».

Tra i presidenti «cattivi»?

«Jimmy Carter, cui rifiutai il boicottaggio alle Olimpiadi di Mosca nell’80. Non la prese bene».

E il presidente...

«La smetta di dare a tutti del presidente! Presidente è uno soltanto: Uòlter! Obama Hussein Veltroni».

Presidente di che?

«Non so, non lo sa neppure lui».

Ci risiamo... Ne ha notizie.

«Un amico del Pd, un vero ex comunista, l’ha visto salterellare da una tv all’altra. Ha coniato già lo slogan: non vinceremo le Europee, però abbiamo Casa Bianca».

Cattiverie. Lui lavora al Pd.

«Mi dicono che era sotto la lampada Uva, fabbricazione napoletana, quando s’è scottato. Quindi ha messo su la crema autoabbronzante e ha telefonato con il groppo in gola: “Barack vai avanti tu - gli ha detto - io non sono disponibile, per ora. Tutta colpa di Tonino e Rosetta”».

Questa l'intervista. Nuda e cruda e questo è Cossiga Francesco.
Intendiamoci: tutta la "baracconata" dell'insediamento alla Casa Bianca, con tutto quello che è costata mi è sembrata una fastidiosa manifestazione di ciò che solo gli Statunitensi riescono a fare: americanate. Lo aspetto al lavoro. Di vederlo ballare e di sentire come fosse il vestito della moglie francamente non è che mi interessi molto. So solo che su di lui, sulle sue spalle si stanno accumulando speranze e illusioni di miliardi di persone. Vedremo.

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venerdì 9 gennaio 2009

Non far cadere l'attenzione sul genocidio!

I primi segni, come scriveva Vittorio Zucconi sul suo blog di Repubblica, si cominciano a vedere: che palle sta guerra a Gaza! Ma quando ricomincia il campionato di calcio? Le TV di stato cominciano a mostrare il segno dei tempi: indifferenza, noia, apatia verso la strage. Sempre Zucconi, e sempre nel suo blog definisce la storia di Gaza come una "tonnara". Madonna, quanto ha ragione. Un termine terribile ma così maledettamente adeguato. Migliaia di persone, civili.. bambini e donne sopratutto, chiusi nella rete della morte e fatti bersaglio di navi, aerei, tanks e militari "violenti" (la frase è di un ufficiale di Zahal, l'esercito della stella di David, che ha detto di comportarsi così per ridurre le perdite militari..!) Zahal e i suoi vertici stanno facendo di tutto: hanno sterminato civili, bambini, anziani. Anche dopo che li avevano fatti radunare in strutture poi bombardate con cannonate. Hanno sparato, provocando una strage, su una scuola dell'ONU affollata da un migliaio di donne e bambini. Hanno sparato sulla Croce Rossa. Si sono persino sparati fra loro ( fuoco amico, 4 israeliani morti). Ma cosa aspettiamo di più!!? Ma cosa che faranno ancora questi carnefici? Tutto senza che i mezzi di informazione possano entrare a Gaza City. Certo, le merdate, la strage, verrebbe fuori. Olmert, la Livni, e tutti gli altri hanno varcato quel limite che rende un uomo civile tale. Si sono trasformati in carnefici. Loro, proprio loro, che dovrebbero, per la loro storia essere i maestri di come tutto ciò sia semplicemente inumano. Oggi in un TG è stato mostrato il risultato di un lancio di un "micidiale" "missile" Qassam lanciato verso le città israeliane di frontiera: non ha neanche scalfito l'asfalto! Da noi chi usi quel "missile" per Capodanno verrebbe scambiato per un dilettante. Ma a loro no, non basta. Rispondono a questi petardi come se fossero stati attaccati dall'atomica di Hiroshima. 800 morti fino ad ora e migliaia di feriti. E non si fermano. La mattanza continua. Bravi tutti. Ma del resto quelli sono quattro straccioni, chi se ne importa. Il cane da guardia medio-orientale va coperto e protetto, anche se compie genocidi.

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E a qualcuno sarà pure parsa una bella idea..

Piazzare un aereo da caccia, proprio di fronte al nuovissimo Palazzo della Provincia di Foggia, città che ha conosciuto l'orrore dei bombardamenti anglo-americani del '43, con 20.000 morti e per questo insignita delle medaglie d'oro al valor civile e militare, installare questo schifo in centro, in mezzo ad una rotonda, a qualcuno sarà sembrata una genialata. Invece fa solo brutta mostra di se, simbolo dell'insignificanza e della bruttura che la guerra e gli strumenti usati per attuarla sono e devono rimanere. Ma tant'è. Ecco il "monumento":


giovedì 8 gennaio 2009

Viaggio nel sacro di Foggia: l'Incoronata

L'Incoronata. Così è, in modo sbrigativo, chiamato il più famoso santuario alle porte di Foggia, a circa 8 Km. La Daunia ha una sua vocazione sacra riconosciuta per luoghi ben noti in tutto il mondo: basti pensare a San Giovanni Rotondo, terra di Padre Pio o a Monte Sant'Angelo, nel cuore del Gargano, con la sua antichissima grotta, luogo del culto di San Michele Arcangelo ( culto secolare, messo in secondo piano dall'avvento del mito di Padre Pio). E poi ancora Il Santuario della Madonna di Ripalta, presso Cerignola e poi.. quello che, dicevo, riveste un ruolo diverso, il santuario della Beata Vergine dell'Incoronata. In assoluto, tra quelli citati è il più antico, come sito sacro, anche se la Chiesa ha aspetto moderno, essendo stata ricostruita in tempi non remoti. http://www.circolofilnumdauno.it/incoronata.html Per una breve storia del sito, consulta il link. Poi, l'importanza che per i foggiani riveste questo luogo è enorme data la estrema vicinanza alla città ed essendo circondata da boschi in pianura, freschi, d'estate, è meta di "pellegrinaggi gastronomici", ovvero si va li di mattina, con il pranzo cucinato da casa e con tavolini a seguito e ci si fa "pic nic" (chiamamolo così, ma di solito è una pranzo che dura anche 4 o 5 ore con pietanze e portate da caserma militare..). La storia di questo santuario risale al 1001, anno in cui ad un pastorello, ( come sempre in questi casi..) (tale Strazzacappa) apparve, presso un albero di ulivo, la sacra immagine di una Madonna. La particolarità? Questa madonna aveva la pelle scura, una madonna nera, la prima madonna nera della storia delle madonne. Qualche foto, della mia immancabile gita presso l'ennesimo luogo sacro, ma stavolta giocavo in casa ( si trova, il santuario, a 5 Km da casa mia..)

Il campanile è assolutamente imponente e domina tutta la vasta pianura del Tavoliere delle Puglie, visibile da moltissimi chilometri di distanza.




Non poteva mancare, in un luogo mariano, la visita di Papa Giovanni Paolo II, nel 1987, ricordato con questa lapide posta all'ingresso.


L'interno del santuario, abbastanza ampio, ma senza navate, è dominato da questo "lampadario" . Una corona enorme su cui vi sono dei versi di preghiera per la Madonna. E' di aggiunta recente, io ricordo quando fu posto in opera e, ma questo non l'ho mai capito ne alla fine mi è mai interessato scoprirlo, si disse che fu dono della comunita nera degli USA, in onore alla madonna dalla pelle del loro stesso colore. Ripeto, la vulgata narra questa cosa, non voglio sapere se sia vero o falso, a me piace pensarla cosi, un dono dei neri americani per la madonna nera.


In effetti le "stufe a fungo" che si vedono sono orribili. Roba da pizzeria..



Da qui si sale per una breve scalinata, una specie di percorso di purificazione che poi porta alla statua della Madonna, .


Questa è una delle tappe che conducono ala icona della Madonna e che narrano, passo per passo, la storia dell'evento


La ricostruzione dell'apparizione.. Il pastore Strazzacappa inginocchiato di fronte alla Madonna appena apparsa


Mea culpa. La foto l'ho ripresa dal basso e da lontano, non c'è in buona visione il viso della Madonna



Questa è la Madonna Bambina o Santa Bambina. Un oggetto assoluto di culto. Io non faccio commenti, ma mi sforzo molto. Adorare una bambola e chiederle miracoli.. lasciamo stare..


E questa è Santa Rita. Fa parte di un trittico imperdibile per il culto popolare. E' forse la santa più venerata in Italia. Famosa per le sue grazie in casi difficili.


Questa è una sala collaterale di preghiera. Le pareti sono completamente tappezzate di lastrine di marmo con su i nomi dei "benefattori" devoti. In pratica, quelli che mollano parecchi soldi per il santuario. Ce ne sono migliaia.



Antica icona della Madonna Nera.
E forse, per l'Incoronata abbiamo finito. Qualche nota personale. Il luogo è bello, tranquillo, se si cerca la meditazione qui si può, ma non a ridosso delle festività: diventa il luogo di ritrovo di mangiatori di timballo/braciole/grigliate/vinidelcontadino (delle bombe alcooliche!). Per il resto, andateci. A me dispiace un po' per la sua sorte, come anche per la sorte di Monte Sant'Angelo, completamente surclassati da San Giovanni Rotondo e dal mito mediatico di padre Pio. Come anche mi dispiace il fatto che il museo delle relique di grrazia ricevuta, fatto di oggetti e dipinti naif composti da gente semplice, contadini, operai, gente umile che aveva cercato di mettere in pittura quanto loro avvenuto, in modo quasi commovente, sia stato rimosso dalla sede principale del corpo del santuario e posto in un locale adiacente, che peraltro ho trovato chiuso.. Eppure l'Incoronata ha una bellissima storia, trovandosi da secoli sulla via Francesca ( o via dei "tratturi). Di storia ne ha vista tanta, secoli e secoli e non ha mai conosciuto lo scandalo dei"mercati nel tempio" che riguarda Padre Pio. Al di là delle bancarelle e di qualche ristorante alla buona, nulla di più. Leggetene la storia, di questo luogo, magari su Wiki oppure sui mille siti che la riguardano. Per me è stato un bel ritorno. Mi ricordo che da bambino ci andavo a piedi, da casa e ogni volta era bellissimo arrivarci, proprio come questa volta.

Quando eravamo in bianco e nero..

Sempre materiale di Foggia. Stavolta una foto che mi è stata fatta vedere. Una foto originale di circa 50 anni fa. Bella perchè in bianco e nero, senza nessuna digitalizzazione o effetto aggiunto, bella perchè ci fa rendere conto di quanto le cose siano cambiate, nel frattempo. Bella perchè è una bella foto di gente sorridente, in modo spontaneo, come si sorrideva spontaneamente e senza "pose" una volta, davanti ad un apparecchio fotografico. Per la cronaca, in questa foto c'è mia cognata e i suoi fratelli/sorelle, sorridono anche loro e non avrò certo violato la loro privacy, pubblicandola. Sono bambini di fronte ad un fotografo, hanno lo stupore espresso nelle sue mille forme: dal sorriso all'imbronciato, passando per il dubbioso. E' semplicemente una bella foto di quando tutti noi eravamo, nelle foto, in bianco e nero. E il bianco non era, alla fine, così bianco e il nero non riusciva ad essere così nero.

mercoledì 7 gennaio 2009

L'immancabile Padre Pio..

A Foggia non c'è metro quadro in cui non vi sia una icona di Padre Pio esposta dovunque: negozi, auto, case, tutto! Una vera inflazione grafica. Non mi spreco con foto, ma due le metto, per dare l'idea, luoghi diversi l'uno dall'altro ma lui c'è, il cappuccino di Pietrelcina c'è!!


Questa è quasi una versione NAIF.. ma per andare nel professionale e nella pura fede..

Ma , ripeto, avrei potuto mostrare negozi e locali pubblici completamente tappezzati di queste immagini. Del resto, quando sono partito da Roma per Foggia, mi hanno detto: " Ah.. vai da Padre Pio!"..

Foggia, anche se..

Foggia, la città della mia giovinezza. Strana città, con il suo aspetto provincialisticamente perbenista e così malmessa. Stamattina leggevo del primo morto ammazzato dell'anno: un omicidio per strada, vicino alle strade che vi ho descritto. Foggia. I foggiani la aman e la odiano allo stesso tempo, ma solo se ne parlano fra loro. Per il resto, la difendono, ne fanno scudo. Con i suoi moerti ammazzati e con la sua mafia latente e palese. Le foto che pubblico sono una piccola parte di ciò che la città potrebbe offrire, ma per motivi vari mi è stato impossibile fotografare il meglio, l'Epitaffio, la Fontana di Federico II la parte storica della città. Sono solo cartoline della mia città. Ci abitano, i foggiani. E a volte ne sono contenti, quasi orgogliosi. Un po' di provincialismo non ha mai ucciso nessuno. La delinquenza si, a Foggia.

Una delle vie del centro, nella frenesia del traffico natalizio.

La Cattedrale, appena restaurata. Non mi piace così bianca, quasi quasi mi ero abituato al suo aspetto "inquinato" dal tempo. L'origine? E' antica, intorno al 1200. Altra via cittadina, con un mercato di solidarietà natalizio Il cardine della città: piazza Cavour, di pianta umbertio-mussoliniana. La fontana è forse il simbolo della città. Immancabile..
Non ho mai capito chi ne fosse l'autore, di questa fontana, in effetti non mi è mai piaciuta. Ma è il simbolo! E ce la teniamo così..


Sempre sulla piazza, insiste la Villa Comunale ( di cui si vedono le colonne) e la cupola di quello che viene chiamato Il Palazzo dell'Acquedotto). Un Gran palazzo, ma assolutamente sottovalutato per la sua quasi bellezza..

Lo prometto, la prossima volta mi muoverò per le vie storiche della città e non per "cartoline"..

Le insegne dei negozi a volte sono esilaranti, a Foggia

Basterebbe aggirarsi nei vicoli adiacenti la Cattedrale, nel centro storico, e scoprire, proprio li dove si svolge la movida foggiana notturna, una miriade di locali con nomi che vanno dall'esoterico al medioevale, dal favoleggiante allo storico. Per ora niente favole.. questi sono più pragmatici..
La scritta forse si nota poco. E', credetemi, .. "VELI SUPERFLUI".. ma perchè..?!

.. no, questo non c'entra nulla. La foto l'ho fatta nella ristrutturata Piazza Umberto Giordano. La curiosità? Vedete forse la lampadina??!! Un altro "creativo" al lavoro..


Nostalgia o pessimismo..?


Di certo non si può dire che passi inosservata..

.. ma non erano .. TRE METRI??!!

Il simpaticone qui si è proprio allargato.. macchè tre metri sopra il cielo!.. esageriamo.. facciamo TRE KILOMETRI!! Basta che ad una altezza così non gli manchi l'ossigeno.. (sempre a FG, quartiere CEP-SanPaolo)

martedì 6 gennaio 2009

Lourdes-Foggia, nel suo piccolo..

Grande fervente cattolica, mia madre. A Lourdes ci è stata una sola volta, si è beccata la polmonite ma non le è bastato. Ha ricreato nel suo giardino la grotta sacra dell'apparizione. L'effetto scenico, nel suo piccolo, è riuscito..

L'importante è che non si faccia folla..

Un creativo..

Pulmino double face: da una parte la fede calcistica e dall'altra la fede musicale. Più apprezzabile la seconda..


.. apprezzabile, Jim Morrison

Basta che siano buone..

Apprezzo la buona volontà, la ricerca e l'estro.. (..). L'importante è che siano buone, queste arance. Foto scattate nel principale mercato nel centro di Foggia. Osservate le scritte..


.. una variante: le mele FUJI. (Si sono un po' allargati con le J, forse perche .. FUJJI da FOJJIA..)

.. e queste sono le PINK LADY.. ma che fa..Una nota: i proprietari dei banchi all'inizio guardavano male il fatto che io scattassi foto, ma poi tendevano a specificare, con un sorriso: " Basta che non mi riprendi nella fotografia..!"..

Il senso del Natale..

Forse il senso, in una sola foto, del Natale che io ho fatto a Foggia, posso riassumerlo in una foto. A me piace. Semplice ed evocativa..

Giardino di mia madre, tra una mia sigaretta ed un'altra, al gelo..