La bizzarra questione del copyright
Forse ne avevo già parlato ampiamente, ma voglio tornarci su.
Parlo del divieto di fotografare, flash o non flash, all'interno delle aree museali.
Non lo capirò mai.
Giusto che usare il flash potrebbe essere dannoso per talune opere, molto delicate e sensibili. Pensiamo che a volte, in una giornata, su alcune opere si potrebbero scaricare migliaia di "lampi".
Ok, pace ( forse).
MA..
il divieto vale anche per i " non flesciari", che, magari con mini treppiedi riescono a tirar fuori la LORO foto , la loro visione del momento. Loro, con il modo in cui vedono e sentono l'opera.
Lo trovo inaccettabile, anche perchè nella maggior parte dei casi, l'ingresso è a pagamento (anche caro) e accidenti, io vorrei che nel mio biglietto sia compresa la libertà di fotografare/filmare ciò per cui ho pagato..!
Questione di Merchandising? Non scherziamo. Pensate che forse le mie foto/riprese siano in qualche modo, artisticamente parlando, mgliori di qulle che poi si ritrovano nei Book Shop, per dire, di un monastero.. Naaa.. mi pare una faccenda fiacca.
Il fatto è che proprio nei Book Shop, sempre presenti all'uscita dei siti " importanti", i prezzi li fanno loro, gli articoli sono a volte di scarsa pertinenza rispetto al sito stesso, e.. ultima, ma la cosa più rilevante: l'eventuale "ricordino" acquistato, comprese le foto (spesso molto datate), rappresentano un buon introito, al punto tale che si teme una Vivace" concorrenza?
Credo di si, ma questo è..
P.S. Ringrazio tutte le guide che, con molta buona volontà e a volte (spesso) con discreta pertinenza, fanno il loro lavoro con impegno ( .. e a volte, sono "tolleranti" con chi, "clicca" ( con la paura di essere pizzicati, le foto vengono davvero orrende.. hi).
Non preocccupatevi, siamo dilettanti in cerca di un contatto "nostro" da guardare poi a casa, durante una cena con amici. Nessuno comprerebbe mai quelle foto ( che mai metteremmo in vendita). I vostri Book Shop sono al sicuro.. ;)
Parlo del divieto di fotografare, flash o non flash, all'interno delle aree museali.
Non lo capirò mai.
Giusto che usare il flash potrebbe essere dannoso per talune opere, molto delicate e sensibili. Pensiamo che a volte, in una giornata, su alcune opere si potrebbero scaricare migliaia di "lampi".
Ok, pace ( forse).
MA..
il divieto vale anche per i " non flesciari", che, magari con mini treppiedi riescono a tirar fuori la LORO foto , la loro visione del momento. Loro, con il modo in cui vedono e sentono l'opera.
Lo trovo inaccettabile, anche perchè nella maggior parte dei casi, l'ingresso è a pagamento (anche caro) e accidenti, io vorrei che nel mio biglietto sia compresa la libertà di fotografare/filmare ciò per cui ho pagato..!
Questione di Merchandising? Non scherziamo. Pensate che forse le mie foto/riprese siano in qualche modo, artisticamente parlando, mgliori di qulle che poi si ritrovano nei Book Shop, per dire, di un monastero.. Naaa.. mi pare una faccenda fiacca.
Il fatto è che proprio nei Book Shop, sempre presenti all'uscita dei siti " importanti", i prezzi li fanno loro, gli articoli sono a volte di scarsa pertinenza rispetto al sito stesso, e.. ultima, ma la cosa più rilevante: l'eventuale "ricordino" acquistato, comprese le foto (spesso molto datate), rappresentano un buon introito, al punto tale che si teme una Vivace" concorrenza?
Credo di si, ma questo è..
P.S. Ringrazio tutte le guide che, con molta buona volontà e a volte (spesso) con discreta pertinenza, fanno il loro lavoro con impegno ( .. e a volte, sono "tolleranti" con chi, "clicca" ( con la paura di essere pizzicati, le foto vengono davvero orrende.. hi).
Non preocccupatevi, siamo dilettanti in cerca di un contatto "nostro" da guardare poi a casa, durante una cena con amici. Nessuno comprerebbe mai quelle foto ( che mai metteremmo in vendita). I vostri Book Shop sono al sicuro.. ;)
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