Non è che alla fine...
Si, non è che alla fine, pensandoci bene l'Italia si scopre un paese razzista?. Questo strano pensiero, che fino a qualche anno fa non mi avrebbe mai sfiorato, mi comincia a venire sempre più spesso in mente dopo alcune cose successe. Episodi che vanno dal dramma assoluto, come la mattanza campana, passando per il nero bastonato a morte per un pacchetto di biscotti ( alle grida di " sporco negro"), fino ad arrivare all'ultimo caso di Parma: un ragazzo ghanese picchiato in modo duro da, guarda un po', VIGILI URBANI.. , vigili urbani.. senza competenza e senza professionalità adeguate. E non voglio parlare di chi è al governo, in questo momento o di chi siede al Parlamento Europeo ( Borghezio Mario, ad esempio..)Decine di anni di memoria andati a male. Generazioni di migranti italiani che, tornando dall'estero, raccontavano del "razzismo" ( neanche la conoscevano , magari, questa parola..) incontrato nei paesi in cui si erano recati per cercare lavoro e un riscatto sociale. Tutto buttato alle ortiche, per motivi stupidi, a volte biechi. Picchiati e maltrattati ( quando proprio non uccisi) da piccoli ignoranti pericolosi nazi-fascisti ( ancora loro.. anzi, ahimè, ancor di più loro..). Umiliati da persone "normali", che vedono la loro "sicurezza" minacciata dal diverso (magari "quel" diverso che di giorno lavorando nella "fabbrichetta" del suo "killer" lo rende inutilmente ricco al punto da potersi permettere una inutile vacanza alle Seychelles, o a Sharm o alle Maldive), ma che poi lo sfrutta, lo maltratta, lo sottopaga, lo schiavizza. LO UCCIDE!. Anche solo moralmente.E' questa la nuova Italia? E Parma è davvero questa? ( è il secondo caso di profondo razzismo che coinvolge questa città della "Civile Emilia" , la civile Emilia, Bologna, il capoluogo, che continua a vivere di una rendita storica millenaria (per il primato della sua Università, Alma Mater) e decennale, per la bella Bologna cantata da Lolli e da altri illustri suoi figli che oggi, ne sono sicuro, ne fuggirebbero, un po' schifati. Non mi piace uno stato razzista. Ho combattuto contro l'apartheid, mi sono commosso all'arrivo della "Vlora" sulle coste pugliesi e ora? Mi trovo il mio vicino di casa, di autobus, di traffico, di fila, che è un razzista rabbioso verso chiunque che non sia lui stesso. La memoria storica dovrebbe darci una mano, accidenti. E la crescita che abbiamo raggiunto, con sacrifici, dovrebbe aiutarci, anche solo nella nostra condotta di vita e nel comportamento verso coloro i quali non hanno altro che la loro vita, la loro pelle, anche se nera, da perdere. Vengono da guerre, da fame, dalla bruttura che neanche riusciamo ad immaginare e noi, i civili, i ricchi, gli evoluti, gli emancipati cosa sappiamo fare: bastonarli, umiliarli, schiavizzarli (ancora una volta!) . UCCIDERLI. Non è così che dovrebbe andare, non è così che deve andare. Sennò.. benvenuta barbarie.. e riprendiamo le clave per difendere il nostro orticello. Ma ne varrà la pena, ucciderli, in nome delle nostre piccole certezze? Credo di no, anzi, ne sono sicuro. Uccidiamo, in questo modo, il loro futuro. Ed il nostro.
Etichette: Castel Volturno, Parma, razzismo
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