Vicenza: la gita in città
ancora un paio di chilometri e poi troveremo le porte e le mura
Al centro del Veneto
Tra il tempo di arrivo alle porte e il tempo per la sistemazione, come sempre, passa un po' di tempo e le prime ombre della sera avvolgono i primi elementi architettonici che incontriamo. E' un momento ottimo per ottenere foto ad effetto, un buon viatico per la visita del giorno dopo e così ecco le prime foto..
Freddo pungente anche per loro, seppur abituati alle basse temperature e a lavorare all'aperto
Oppure questo, il modo in cui, nella opulenta Vicenza, ti possono rimuovere laJaguar che avevi parcheggiato dove non dovevi. Nessun panico: loro te lo dicono che la tua macchina non è più li perchè è stata rimossa, con un simpatico adesivo posto a terra, al posto delle quattro ruote..
Una bella comodità no?! Al posto del panico tipo: " Mi hanno rubato la macchina!" Ma dicevamo, le tappe presso i " tesori" della città.
Dopo una bella cena, presso un ristorante in centro, Gli Schioppi, con le specialità del luogo (baccalà in tutte le maniere) e una "camminatella" digestiva per la città, ci prepariamo per la mattina che, come sempre, sarà impegnativa.
PRIMA TAPPA, come non attraversarlo, corso Palladio, vero centro nevralgico della città. Corrisponde al romano "decumano massimo" che ritroviamo in tutte le Civitae latine. Si concentrano qui negotii et affares della antica Vicetia. E l'origine latina della città ci è resa palese dalla vista, quasi casuale di un sito denominato Criptoportico, riferito ad una domus patrizia.
E anche oggi l'uso non è differente. La sua non eccessiva ampiezza non farebbe mai pensare alla concentrazione di negozi e banche che vi trovano: una densità davvero notevole anche considerando che, i molti palazzi nobiliari che vi si affacciano, sono di proprietà di istituti di credito.
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