Punti di (s)vista: Vicenza e le sue basi USA

lunedì 28 gennaio 2008

Vicenza e le sue basi USA

Vicenza è una città governata in questo periodo da una giunta di centro-destra. Ma passeggiando un po' per le sue vie si capisce subito che è una città molto borghese: il suo centro è frequentato da moltissime signore in pelliccia e banche e bei negozi sono ad ogni angolo di strada e, a giudicare dal numero di chiese e di edicole sacre, anche una città piuttosto clerico-conservatrice.



Una caratteristica che però non è molto conosciuta è il numero di siti militari USA che qui vi stanziano: a tutt'oggi sono presenti 6 installazioni (tra cui la gigantesca base EDERLE, 612.000 mq) e con un programma di sviluppo per altre 3 strutture ( tra cui la nota DAL MOLIN, fase 1 e 2 1.700.000 mq di trerritorio occupato previsto). Una presenza ingombrante, quantomeno. La questione, in una città dalle caratteristiche brevemente descritte prima, assume i connotati di una lotta tra Davide contro Golia. Sono moltissimi in città gli abitanti che vedono di buon occhio non solo le basi presenti ma anche quelle previste. Una campagna di controinformazione dura da effettuare. Ma esiste.Tenacemente, caparbiamente. Con manifestazioni che si susseguono giorno dopo giorno, con una presenza costante.


Pensare che le autorità politiche locali e i responsabili militari avevano cercato di addolcire la pillola e blandire i vicentini con la fata Morgana dell'indotto che questa "invasione" avrebbe prodotto. Tutto Falso. Questi qui si portano tutto da casa loro! Anche gli alimenti ( oltre che le bombe). Non è un bel vanto, per una città patrimonio mondiale dell'Unesco, essere attorniata e pervasa da tanti strumenti di guerra. Di certo le basi esistenti e quelle da realizzare non le avrebbe disegnate Andrea Palladio. Sono solo dei bubboni che deturpano un'area che della bellezza e del bello in genere dovrebbe farne motivo di vanto.
Noi, a Vicenza, abbiamo firmato contro le basi e abbiamo preferito ammirare affreschi e costruzioni monumentali. I vicentini e chi può dire di NO facciano la loro parte.






1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ma sai Clemente ha fatto una sceneggiata penosa, ma come diceva qualcuno... Perchè non ce lo hanno detto prima delle elezioni che l'avrebbero messo a fare il guardasigilli? Ci saremmo risparmiati due anni di patimenti, forse avrebbero perso, di misura eh.....

28 gennaio 2008 alle ore 14:47  

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