Punti di (s)vista: HIROSHIMA, le foto dell'orrore

martedì 13 maggio 2008

HIROSHIMA, le foto dell'orrore

Era il 6 agosto del 1945, alle 08.16 ora locale successe l'Apocalisse. Il bombardiere americano Enola Gay leggiadramente volteggiando sui cieli di quella città, sganciò, per la prima volta nella storia dell'uomo, un ordigno nucleare. Little Boy, così chi decise di utilizzare quel tremendo strumento: si sa, gli Yankees, nelle cose più schifose che hanno fatto nella loro storia (.. e ne hanno fatte..!), trovano sempre dei nomignoli carini anche alle cose più orrende. L'esplosione causò SUBITO 130 mila morti a cui si devono aggiungere circa 180 mila sfollati (morti in seguito a causa delle radiazioni assorbite). Fu una cosa epocale, una strage senza precedenti. Di foto dell'evento ce ne sono alcune, note ormai, in cui venivano rappresentati i disastri provocati sulle strutture della città.. palazzi rasi al suolo, un panorama di desolazione senza confini. Eppure, tra i "sopravvissuti" (morto però subito dopo) vi fu un giapponese che prese la sua macchina fotografica e immortalò l'orrore che quell'evento causò sugli esseri umani. Morì, senza aver mai sviluppato quelle foto. La fotocamera venne recuperata da un soldato americano che si prese la briga di sviluppare i negativi. La desolazione umana! Consegnò tutto all'Università di Stanford con una sola condizione: non avrebbero dovuto essere rese pubbliche prima del 2008. E ci siamo. Sono state pubblicate. Nessun commento. Tutto sarebbe superfluo, tranne una atroce somiglianza con i campi di sterminio nazisti.. un lavoro di fino in ambedue i casi: nulla lasciato al caso, nello sterminio. Vi prego di consultarle su uno dei tanti siti su cui sono state pubblicate. Io ho usato questo:
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/hiroshima-foto/3.html l'orrore è servito, brand USA, stavolta... ne pubblico una sola delle dieci, per dare l'idea ma le altre sono ugualmente orribili. Un pensiero particolare va al giapponese che le scattò: ci ha "regalato" un messaggio che raramente può essere dimenticato. E un pensiero di odio e di pena umana lo rivolgo agli artefici di tutto ciò, di tutto questo scempio, se ancora in vita, che possano essere perseguitati da queste immagini, per ciò che a loro rimane da vivere.

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2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Come disse la vedova sul pulpito della chiesa '..ma loro non cambiano'. G.

17 maggio 2008 alle ore 22:04  
Blogger The Camel ha detto...

vero. Anzi.. rilanciano sul tappeto verde di una roulette in cui non sanno che comunque vada, saranno perdenti anche loro..

22 maggio 2008 alle ore 19:19  

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