Punti di (s)vista: E credetemi, non è misoginia..!

martedì 4 marzo 2008

E credetemi, non è misoginia..!

No, niente misoginia. Tant'è che in miei precedenti post ho avuto qualcosa qualcosa da dire su altri. Uomini. E poi, sono pronto, in ogni momento, a tessere le lodi di donne in politica che hanno dato LUSTRO al termine Democrazia e Rappresentanza. Ma, scusatemi io queste due proprio non le reggo. La prima è lei, la Prestigiacomo, una persona che della interruzione, del vocio di fondo, della nenia lamentosa e petulante ne ha fatto non una scienza, ma un'arte. Non c'è verso: quando c'è lei qualunque discorso si trasforma in un suo borbottio continuo e di una sua richiesta di Diritto di Parola che, al tempo stesso, lei è la prima a scardinare. La scuola pare certa: pare sentire un paio di altri personaggi, ONOREVOLI, che erano e sono maestri in quest'arte, La Russa (Ignazio, per gli amici, anzi, per i camerati) ed Elio Vito, due macchinette borbottanti a piede libero, incontrollabili, in qualunque occasione. Invitare loro in qualunque spazio TV significa molto spesso (sempre?) prendersi veleno. E invitando lei invece, il MAALOX è assicurato: insopportabile per i più, tollerabile per gli amanti della TV spazzatura e visto che non siamo al Bagaglino, il risultato è brutto, per non dire altro.

L'altra invece è la Daniela, si, la Santanchè. Una domanda: ma perchè la Nostra, continua ad utilizzare il cognome dell'ex marito, chirurgo estetico, da cui divorziò più di dieci anni fa, e non usa il suo nome da nubile, il SUO nome: Daniela Garnero? Boh, mistero. Lei, la nostra onorevole, dopo il suo divorzio ( un altro!, politico stavolta, dalla lista di Gianfranco Fini), entra nel drappello nostalgico che fa capo a Storace, La Destra. Ne diviene, per meriti sul campo (?) Portavoce Nazionale. Da allora diventa, sic et simpliciter, la PASIONARIA della VERA DESTRA italiana. Sentendola parlare, vanta un curriculum da IMPRENDITRICE ( ha lavorato come collaboratrice del suo ex marito, con incarichi amministrativi (fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Daniela_Santanch%C3%A8). Le sue note imprenditoriali successive non mi sono note, ma questo è un mio limite... Ma quando si tratta di rispondere a disoccupati che accusano i politici di essere una casta, lei si inalbera e rivendica il suo ruolo di donna che si è fatta da se. Bene. Ma Il tono non ci piace. Non è politico, non è diplomatico, non è nulla: è solo arrogante. Eppure neanche lei riesce a tener testa alla prima della classe, la Presti che, vera artista e scienziata del jamming televisivo, la surclassa di molto. Eppure. Eppure di donne ne abbiamo viste in politica e non vorrei fare riferimenti, ma è difficile non citare Nilde Jotti o Tina Anselmi. Altra statura, altra levatura. Davvero: altra storia. E si badi, la Brambilla, non l'ho citata nemmeno. Faremmo notte e noi vogliamo dormire tranquilli, politicamente tranquilli..

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