Ancora su Pio XII, gli aggiornamenti
Le "nuove" vengono dal Corriere della Sera che, a pagina 16 e 17 di oggi, 24/10/08 dedica un approfondimento sulla disputa. E ne sappiamo di nuove, e che .. nuove..! In pratica, il Ministro per la Diaspora e gli Affari Sociali di Israele, Isaac Herzog, laburista ( nipote di un rabbino, ai tempi di Pacelli) ha lanciato un attacco duro e diretto verso il Papa in questione, Pio XII.
"L'intenzione di beatificarlo è inaccettabile- ha detto in una intervista al quotidiano Haaretz- durante l'Olocausto il Vaticano sapeva cosa stesse succedendo in Europa ma non c'è prova di alcuna iniziativa presa dal Papa. Rimase in silenzio o anche peggio".
Secondo il testo citato dal Corriere della Sera, suo nonno, il rabbino capo ahkenazita in Palestina tentò di convincere il Vaticano a estendere la sua protezione a tutti gli ebrei ungheresi. Di tutta risposta, sempre secondo l'articolo di CorSera,
".. il Pontefice rifiutò". "
"Anche la sua richiesta di un suo incontro segreto con Pio XII venne respinta".
Si incontrarono solo dopo la guerra. Il Vaticano come risponde?
Vediamo: per il Santo Soglio parla il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo (un altro..?! Ma che biglietto da visita chilometrico avrà..?!) che, candidamente afferma:
" Certe intromissioni nelle cose interne della Chiesa annoiano. Benedetto XVI è sensibile, ha scelto un momento di riflessione, non bisogna disturbarlo".
VABBE'.
Commenti zero, sulle interferenze che loro non possono subire e che invece praticano a spron battuto, senza stare a farsi troppi problemi. Lasciamo stare. Un po' più moderata di Herzog è la posizione di Mordechai Lewy, ambasciatore di Israele presso la S. Sede:
" Si, è un affare interno al Vaticano ma vengano aperti gli archivi".
Ma lui è un diplomatico.. e se non lo dice lui.. L'articolo è interessantissimo, ve lo consiglio. Corriere della Sera 24 ottobre 2008 pag 16-17. Curato da Davide Frattini, corrispondente da Gerusalemme. Amen.
"L'intenzione di beatificarlo è inaccettabile- ha detto in una intervista al quotidiano Haaretz- durante l'Olocausto il Vaticano sapeva cosa stesse succedendo in Europa ma non c'è prova di alcuna iniziativa presa dal Papa. Rimase in silenzio o anche peggio".
Secondo il testo citato dal Corriere della Sera, suo nonno, il rabbino capo ahkenazita in Palestina tentò di convincere il Vaticano a estendere la sua protezione a tutti gli ebrei ungheresi. Di tutta risposta, sempre secondo l'articolo di CorSera,
".. il Pontefice rifiutò". "
"Anche la sua richiesta di un suo incontro segreto con Pio XII venne respinta".
Si incontrarono solo dopo la guerra. Il Vaticano come risponde?
Vediamo: per il Santo Soglio parla il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo (un altro..?! Ma che biglietto da visita chilometrico avrà..?!) che, candidamente afferma:
" Certe intromissioni nelle cose interne della Chiesa annoiano. Benedetto XVI è sensibile, ha scelto un momento di riflessione, non bisogna disturbarlo".
VABBE'.
Commenti zero, sulle interferenze che loro non possono subire e che invece praticano a spron battuto, senza stare a farsi troppi problemi. Lasciamo stare. Un po' più moderata di Herzog è la posizione di Mordechai Lewy, ambasciatore di Israele presso la S. Sede:
" Si, è un affare interno al Vaticano ma vengano aperti gli archivi".
Ma lui è un diplomatico.. e se non lo dice lui.. L'articolo è interessantissimo, ve lo consiglio. Corriere della Sera 24 ottobre 2008 pag 16-17. Curato da Davide Frattini, corrispondente da Gerusalemme. Amen.
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