Punti di (s)vista: agosto 2008

lunedì 18 agosto 2008

Le forme dell'amore giovane

Esprimere il proprio amore in mille modi diversi: si partiva dal bacio, classico, fino al bacio Perugina , passando per San Valentino. Oggi le forme sono diverse, dagli SMS digitati con velocità su un telefonino, fino a tornare a questi, antichi, graffiti rudimentali ma in cui solo il sentimento può giustificare il gesto "vandalico", dovunque. Li avevamo già incontrati e fotografati a Verona, da Romeo e Giulietta. Li reincontriamo a San Giovanni in Venere, fugaci e clandestini, teneri, per certi versi, irritanti, per altri versi. In ogni caso caduchi. Eccoli, a decorare/deturpare un chiostro






E fin qui siamo nel "normale". Se ne trovano dappertutto. Ma poi arrivarono Scamarcio, Muccino, Moccia e i loro cazzi di ".. tre metri sopra il cielo" e arrivarono i lucchetti. Anche questi ormai li troviamo dappertutto. Lucchetti, enormi, chiusi, serrati con catene, colorati, con i nomi scritti sopra e... poi si butta la chiave.. e l'amore diventa eterno.. Da Ponte Milvio a Roma, il luogo storico, con quintali di materiale, fino a Firenze. Vietati, poi rimessi, poi rivietati. Ed eccoli anche a San Vito Chietino, all'eremo dannunziano. Nel loro piccolo, ci sono:

Per quello che importa, cosa ne penso. Ragazzi, lasciate stare i monumenti, ma i lucchetti si!! Riempitene le citta, i ponti, le piazze. Credeteci e sognate. Lasciate perdere Muccino e Scamarcio e fatelo lo stesso. Il gesto è tenero e vi appartiene e chi li rimuove è un gran.. "insonne"..

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Il governo (anche quello ombra) balneare

Complimenti a tutti. Mentre si sta per scatenare una nuova guerra fredda, mentre l'economia e le prospettive per l'autunno sono tutt'altro che rosee per la famiglia media, mentre tutto va a rotoli.. "quelli "sono al mare. Anzi, ad esempio, Silvio, dalla Sardegna si è mosso solo per la la Berlusconi Cup di calcio. UOLTER sta ancora facendo l'inventario di quanto gli stia stato rubato nella sua villa a Sabaudia e gli altri.. BOH!! Parliamone pure male, MA.. La Angela Merckel è a Tblisi, il marito di Carla Bruni, Sarkozy, è impegnato in febbrili operazioni diplomatiche e noi, i nostri: AL MARE!! Il ministro della difesa che si occupa di Interni, dislocando militari nelle città, il ministro dell'Economia che "tappa"le falle della mina vagante, suo collega ministro, Bossi, sull'ICI, il "GOVERNO OMBRA" che sta al SOLE (al mare), a Roma si direbbe "NNAMO BBENE!!" e lo dico anche io, si, l'Italia, va proprio bbene, così..

foto semi-avulse, ma mi piacciono e le metto su..

A me piacciono molto e anche se sono estraniate dal contesto, le pubblico. Per la cronaca, sono state scattate ( da me, ovvio) dal belvedere dell'eremo dannunziano a san vito chietino ( tutto scritto in minuscolo). L'importante sono le foto. Eccole:


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e una sera, a San Vito, mi guardai alle spalle e vidi..

Si, spesso di sera sono seduto in terrazza a guardare la piazza principale del paese e la gente e le auto che ci passano. Una sera mi guardai alle spalle e vidi questo:

si, proprio questo, bellissimo e mi piacque molto..

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Abruzzo, Fossacesia, San Giovanni in Venere. Particolari

La storia del portale di questa abbazia ha un suo significato, come sempre, nell'anno mille. Per il testo vi rimando al link di wiki, completo:

Le mie foto sono queste:







Che dire: guardando questi bassorilievi e questo capitello si respira e si annusa l'odore di Medioevo.. vi rimando al link, ancora una volta:

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Ancora Abruzzo: San Giovanni in Venere, Fossacesia

Passeggiando per la statale adriatica, ci si imbatte in due località che sono tra le più diverse l'una dall'altra: l'una è la dimora chietina del sommo poeta D'Annunzio, cantore del ventennio e persona dalle mille sfaccettature, anche discutibili, per le due frequentazioni con Mussolini e, scendendo verso sud, a pochi chilometri, uno dei gioielli del romanico: l'Abbazia di San Giovanni in Venere. Le foto che vi propongo sono di quest'ultima. Parliamo dell'anno mille.

Questo albero di Ulivo, secondo la leggenda, pare che sia originario dell'epoca di costruzione dell'Abbazia





Come si vede, proprio secondo lo stile Cistercense, nulla è ridondante, ma tutto è minimale, anvche il lampadario, imbruttito però da lampade a basso consumo, con le loro forme convolute..


.. il Chiostro dei Frati Passionisti, ben tenuto..

il link, come sempre:





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Girano spesso da queste parti, in concerto. E sono più che gradevoli..


Il nome della band è intrigante, storicamente deformato ma interessante. La band è pronta, vivace e creativa. Buoni musicisti. Da vedere, per chi capita nel Lazio. Una anteprima, presa da YOUTUBE, come sempre, una bella taranta: il link:
per la "biografia", vale invece questo link:

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Tra una foto e l'altra, una considerazione:

Certo ero in vacanza ma non il mio cervello. E allora le notizie le ascoltavo. E così mi sono svegliato una mattina e mi sono trovato con il brivido della Guerra Fredda Usa- Russia incombente. La Russia aveva attaccato la Georgia, repubblica del Caucaso, frammento della disgregazione della ex. USSR. Cosa è successo: la guerra, di nuovo, un'altra. Ma chi si è meravigliato, stavolta, non era al corrente di ciò che andava maturando da tempo. La Georgia del Caucaso si trova in una posizione strategica in quanto è attraversata da un paio di PIPELINES che portano petrolio e gas dal mar Nero fino alla Turchia, sul Mediterraneo. Queste linee petrolifere sono tra le poche che non sono sotto il controllo della Russia di Putin che, ultimamente, sta assumento di nuovo un ruolo da seconda superpotenza mondiale proprio in forza delle sue materie prime che "nutrono" l'intero occidente europeo". L'egemonia, nel 21 secolo si afferma così, con il controllo dei mezzi di approviggionamento energetico. Bene. In Georgia esistono, come in tutto il Caucaso, centinaia di etnie e di istanze autonomistiche latenti. Tra queste, l'Ossezia ( Nord e Sud) e l'Abkhazia, delle vere e proprie "enclave" incastonate in Georgia. Hanno sempre avuto pretese autonomistiche e scissioniste. La Georgia ha sempre usato il pugno di ferro per "reprimere" queste spinte, ricorrendo anche all'uso dell'esercito. Esattamente come ha fatto un paio di settimane fa. Si è parlato anche di pulizia etnica. Queste due realtà locali hanno sempre "orbitato" intorno alla "madre Russia" mentre la Georgia, dal momento della sua indipendenza, ha attuato una politica assolutamente filo-USA, al punto da esserne armata fino ai denti e avendo ( la notizia è di oggi, pubblicata da un notissimo quotidiano israeliano) l'assistenza in loco, di decine di consiglieri militari di Tel Aviv ( istruttori militari&armi). Morale della favola: Sakashvili, il presidente georgiano, ha invaso l'Abkhazia, Mosca si è incazzata e ha bombardato e invaso Tblisi e tutta la Georgia. E tutti di sono incazzati contro Putin. Motivo? Ingerenza negli affari di uno stato sovrano, attentato alla integrità della Georgia. E qui io mi chiedo: E IL KOSOVO???? Un passo indietro: durante la guerra dei Balcani, il Kosovo, regione a maggioranza albanese ( ma malvisti dagli stessi albanesi) fu foraggiato di armi ed uniformi perfette dall'amministrazione USA e, quando, con atto unilaterale qualche mese fa dichiarò la propria indipendenza dalla Serbia, tutto l'Occidente si stracciò le vesti per riconoscere la neo-republica. Non era "ingerenza" anche quella? Non era attentato all'integrità di uno stato sovrano anche quello? La logica dei due pesi e due misure ha avuto la sua apoteosi: le "enclave" caucasiche non possono rivendicare la loro autonomia, il Kosovo si, con il plauso di tutti i "ben pensanti" dell'Occidente. Non ci sto. L'uso delle armi è sempre cosa deprecabile e da evitare in tutti modi, ma deve essere così sempre e per tutti. Non è corretto armare in modo inverosimile un paese sapendo poi l'uso che che questo ne farà, non è mai corretto. L'ingerenza, è stata quella dell'amministrazione USA che ha creato uno stato mini-superpotenza nel Caucaso, che di per se è già una polveriera.

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San Vito Chietino, Abruzzo. E all'improvviso vedi questo..







E stando li, all'improvviso, dall'alto ti può apparire anche questo: (nessun filtro è stato usato per queste foto: i colori sono originali). un tramonto spettacolare..






.. scusate se è poco!!

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domenica 17 agosto 2008

Il paese, San Vito Chietino, è questo, in parte

Tutto sommato il paese è piccolo, quello che si trova in alto, sul colle, ma esiste anche una parte giù al mare, per me meno interessante. Si tratta di una strada, lunga, non molto sui cui lati si sviluppa tutta la comunità. Una volta era più " originale", ma oggi, con il turismo e la antropizzazione da molte altre città d'Italia, sempre per turismo, ha cambiato aspetto, pur mantenendo la sua pianta originaria.









Come si è visto, il "gioiello" di questo paesino è la sua posizione, a picco sul mare che le regala due belvedere con una vista splendida, da una parte sull'Appennino, con il Gran Sasso e la Maiella e l'altra che insiste direttamente sul mare.

La chiesa Madre, dedicata a San Rocco, è dotata di un pregevole campanile ( ma, abitandoci io proprio alla base, non vi consiglio i giorni festivi: le campane iniziano con il loro suono quasi all'alba!)

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