TORINO: Palazzo Madama. Due volti di un tesoro
A seconda del lato da cui si osserva, Palazzo Madama presenta due aspetti: da un lato è un Castello fortilizio di origine medioevale mentre dall'altro lato si presenta come una splendida dimora Barocca. In effetti la sua storia è piuttosto complessa e, con il passare del tempo, è stato oggetto di aggiunte e modifiche che lo hanno reso quello spettacolo bifronte che oggi osserviamo. . La sua origine risale all'Impero Romano. Era la porta di ingresso in città facente capo al decumano massimo (oggi corso Garibaldi). Ma già nel 1300, per volontà di Filippo d'Acaia ( un ramo dei Savoia) perde la funzione di Porta e diventa un vero e proprio Castello difensivo, mantenendo però le due torri Romane. Nel 400, un altro componente degli Acaia, Ludovico, lo trasforma ancora rendendolo , per la parte medioevale, quello che vediamo oggi: 4 torri, un vasto cortile interno e una miriade di collegamenti interni. Intorno al 1600 fu riammodernato da Maria Cristina di Francia, reggente del figlio Carlo Emanuele II che vi ricoprì il cortile interno e diede inizio alla trasformazione che ebbe il suo culmine con l'intervento del geniale architetto Filippo Juvarra che vi progetto e costruì la facciata "moderna". E di Filippo Juvarra ne sentiremo ancora parlare visto che una buona parte delle costruzioni più sfarzose dell'epoca intorno al 1700 sono da attribuire al suo estro creativo.
Nei primi decenni del 1800 Carlo Alberto cominciò a rendere questo complesso uno scrigno museale, con Pinacoteche e saloni visitabili. Da allora la vocazione di questa struttura fu essenzialmente quella: un Museo a cui scavi archeologici compiuti in seguito hanno regalato anche una parte della storia Romana e delle sue origini che si perdono nei millenni.
Nei primi decenni del 1800 Carlo Alberto cominciò a rendere questo complesso uno scrigno museale, con Pinacoteche e saloni visitabili. Da allora la vocazione di questa struttura fu essenzialmente quella: un Museo a cui scavi archeologici compiuti in seguito hanno regalato anche una parte della storia Romana e delle sue origini che si perdono nei millenni.
Per la visita sono previsti diversi itinerari:
Arte Decorativa: con maioliche, porcellane, avori ed oreficeriaArte del Barocco: notevole la sezione di Ebanisteri
Gotico e Rinascimento: da non perdere il Ritratto di Uomo, di Antonello da Messina (datato 1476)
Il Lapidario Medioevale: splendida di raccolta di frammenti e opere dei primi anni di Torino
Le foto le mostrerò, salvo alcuni commenti una dopo l'altra. Riconoscerete la sezione di appartenenza. E' solo una parte, ovvio, di migliaia di pezzi esposti, e la cernita non rende l'idea. Ma lo spazio è insufficiente.
Quello che segue è un vero gioiello dell'Arte dell'Intarsio:
... e ora, il capolavoro: Antonello da Messina:
La prossima è una "Testa dell'Imperatore Tiberio", in bronzo, (I sec d.C.)
Da una delle torri poi, si gode di questo panorama, bellissimo:
lavori in corso: nuovi arrivi
Solo una scelta, tra migliaia di pezzi. Certo, forse non rendono l'idea della grandiosità. Meglio visitarlo, Palazzo Madama, una gioia per gli occhi e per l'anima.
2 Commenti:
Ciao ! Stupendo questo palazzo. Somiglia (per un lato, ma ho capito bene... Maria Cristina di Francia... è normale...), dunque somiglia a molti palazzi di Francia ! E mi fa pensare un po' al museo di Lille e sopratutto a Versailles : http://www.chateauversailles.fr/ (ma in più piccolo...). A presto !
Ma ti prego di credermi che quanto ho mostrato è una piccola parte di quanto c'è, li. Si, certo, le somiglianze con analoghi siti francesi è notevole, del resto, questi erano Savoia, e con la Francia quache cosa in comune ce l'avevano.. Ti invito a cercare su internet del materiale su Filippo Juvarra, architetto, che, siciliano, ha segnato molto questa città, rendendola grande. Ciao Anne-Claude, a presto..
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