Le Porte di Bologna
Cosa siano, a Bologna, i cosidetti Viali, i residenti lo sanno bene. Meno invece ne sanno coloro i quali si rechino nella città Felsinea per la prima volta. Ma imparano presto a conoscerli i Viali, alla prima domanda che si troveranno a porre per conoscere l'ubicazione di qualsivoglia luogo: ".. devi andare sui Viali..". Ma cosa sono, in realtà? Costituiscono un perimetro che circonda tutto il centro cittadino, asse stradale veloce ed indispensabile alla mobilità cittadina, ammesso che non ci si imbatta nelle famigerate file che in ore topiche della giornata ne rendono la percorrenza tutt'altro che veloce. Costituiscono i "resti" della antica cinta muraria che, sviluppatasi sin dai tempi dei Longobardi, erano caratteristica comune a molte municipalità romane. Mura e porte, molte, dotate di relativo fossato e ponte levatoio. Per secoli hanno salvaguardato la città da invasioni di tribù barbare e poi così lasciate fino al 1900. Proprio ai primissimi anni del 900 infatti accadde che a qualche amministratore "spiritoso" venne in mente di demolirle. Nelle intenzioni, TUTTO doveva essere demolito: mura e porte. I motivi rimangono avvolti nel mistero. Si parlò di necessità urbanistiche, create dall'espansione non più realizzabile con quel "fardello" di mattoni che ingombravano. Ma tra le ipotesi più accreditate, vi è anche quella che vuole che la decisione di abbatterle sia derivata dalla grave crisi occupazionale nel campo dell'edilizia. In pratica, per far lavorare gli edili, si decise di impiegarli abbattendo una parte stessa della città..! Come se a Roma, per far fronte ad una crisi occupazionale, si decidesse di abbattere il Colosseo..E infatti le maestranze edili dell'epoca ne presero atto e "sinceramente ringraziarono". Poche furono le voci che si levarono per fermare lo scempio: tra queste quella del poeta Giosuè Carducci, che a Bologna risiedeva. E fu in parte ascoltato: niente da fare per le mura, che furono abbattute, ma le Porte invece furono risparmiate e ancora oggi le ritroviamo nella loro singolarità e nella loro bellezza. Ci feci un giro, attorno ai Viali, una domenica mattina, quando il traffico scarso permetteva di apprezzarne gli ingressi e le porte le fotografai, tutte ( quelle che sono rimaste)Le altre 9 porte, tutt'ora presenti sono: Porta San Vitale, Porta Santo Stefano, Porta Castiglione, Porta Saragozza, Porta San Felice, Porta delle Lame, Porta Galliera, Porta Mascarella e Porta San Donato., . Sono qui di seguito:
Come si è potuto vedere, ogni porta è diversa dall'altra e alcune, in verità, sono davvero belle, come l'ultima, in foto (Porta San Felice) e la penultima (Porta Lame). Pensare che il tono e l'imponenza avrebbero potuto essere ben diverse se si fossero conservate anche le mura. Ma tant'è. Accontentiamoci e ringraziamo il Poeta Carducci se possiamo ancora godere di questi scorci cittadini.
P.S. Le Porte sono tuttora in restauro e coperte da teloni su cui vi è una gigantografia dell'immagine della Porta stessa.
tnx, Noemi..
Etichette: bologna porte viali
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