Il silenzio del Papa sui fatti del Tibet
E sempre parlando di Papi e Santità, una cosa ha colpito tutti, al tradizionale appuntamento domenicale da Piazza San Pietro: una specie di "dimenticanza", una sorta di "oblio" oppure " a temporary lapse of reason": il Papa non ha fatto cenno alcuno ai fatti che in questi giorni stanno focalizzando l'attenzione di tutti, politici, analisti, commentatori, gli incidenti a Lhasa, Tibet. Pareva quasi ce la potesse fare, quando ha iniziato a parlare di violenza, di tragedia.. c'era quasi vicino e poi...NOOO!! Si stava riferendo all'Iraq, dopo la notizia della uccisione di un prelato. Niente Tibet, niente, neanche un accenno a quello che il suo "collega" ( tutto sommato è così..) Dalai Lama ha definito un "genocidio culturale". Per il Tibet nessuna preghiera.Ma qualche imbarazzo negli ambienti vaticani, questa lacuna, lo ha suscitato tant'è che in una nota redatta proprio dagli uffici stampa, veniva precisato che.. " il Vaticano, non avevndo NUNZI PONTIFICI" in quell'area, non è al corrente della situazione".
GROTTESCO, una scusa da bambini: ci sono centinaia di giornalisti con tanto di filmati e reportage e loro, ".. non hanno nunzi???!!!".. Ma forse per motivi che a me sfuggono, è stata messa in atto una sorta di Realpolitik che ha fatto si che non fosse opportuno intervenire in merito. E la storia dei Nunzi, Eminenze, andate a raccontarla a qualcun altro. Paradossalmente, potremmo auspicare che in Italia vi siano meno nunzi o nessuno, per evitare le ingerenze che quasi quotidianamente la Repubblica Italiana subisce? Almeno, Santità, rispetti i suoi colleghi, avendone almeno un accenno.. al di la delle cifre e dell'analisi, senza essere ne "tibetani" ne "cinesi" è chiaro che in quelle terre qualcosa sta succedendo e i morti ci sono. Ma, peccato, non c'erano Nunzi..
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