Punti di (s)vista: giugno 2009

venerdì 19 giugno 2009

Scusatemi se sono così MULTIETNICO..

Qualcuno, poverino, dice che l'Italia non potrà e non dovrà mai diventare un paese multietnico. Non si rende conto che lo è già e che, in ogni caso, lo sarà sempre di più. Nonostante tutto, nonostante Maroni e Borghezio, nonostante Il premier, che lo annuncia dall'alto dei suoi festini sardo/romani. E' ineluttabile. Non si può fermare la fame ne le malattie endemiche ne la storia stessa. Chi lo ignora è uno stupido criminale. Io credo nella cultura multietnica e me ne vanto. Le mie amicizie "minacciose" (sapete, stranieri pericolosi che vengono qui a rubare lavoro, donne, italianità.. uff) ve le ho sempre mostrate con vanto. Molto vanto. Sono miei amici, ci salutiamo, ci stimiamo, ci raccontiamo cose, storie, difficoltà. Ripeto, me ne vanto. Stavolta vi presento un mio amico, Nigeriano, il suo nome è Felix, un ragazzone che frequenta i parcheggi dei centri commerciali che io frequento. Vende calze e per lui è un passo avanti nella sua vita. E' attivo, simpatico, allegro. Oggi mi ha sorpreso. Io porto sempre ben visibile una macchina fotografica a tracolla. Mi ha fermato e mi ha chiesto ( in inglese, di quell'inglese un po' rude che parlano gli africani) se potevo fargli una foto. Gli ho chiesto come mai. Mi ha risposto che voleva mandarla ai suoi genitori e ai suoi parenti, al suo villaggio in Nigeria, per dimostrare che lui "in qualche modo " era arrivato, che stava bene, che non soffriva la fame e che aveva una "attività". MADONNA!!! Figuriamoci. Un paio di foto, al volo, lui era quasi commosso e rideva come un bambino e si è messo a posto i capelli e la camicia, per la foto che poi avrebbero visto i suoi, al suo villaggio. Quelle foto le ho fatte stampare prestissimo da un centro ottico in un paese vicino dove lavora un mio ottimo amico che è un maestro col PC, ("the genius" lo chiamo io). Alle due meno un quarto, dopo mezz'ora, le foto erano nelle mani di Felix, contentissimo e contento anche io pensando che quelle due foto sarebbero passate di mano in mano in un recondito villaggio della Nigeria. Una storia perfetta: Felix contento e commosso, io felice e commosso e tutto con soli due scatti in viaggio per l'Africa. Questo è lui, contento di ciò che era, in quel momento, dopo essersi asciugato il sudore ed essersi messo a posto il colletto della camicia..
Lui e il suo "negozio..", molta dignità..

E a chi crede nella "unietnicità" va tutto il mio disprezzo, dovrebbero studiare un po' di più invece di inneggiare a ciò che non è possibile che sia, se non con il crimine e la crudeltà e una dose micidiale di ipocrisia.

mercoledì 17 giugno 2009

Cattiva idea..

Ma lui di certo non se ne è reso conto. Qui dove abito, alle pendici di una area collinare non abitata,, non è raro imbattersi in serpenti, di vario tipo. Questo qui, in particolare, ha avuto proprio cattive coordinate: il parcheggio di un centro commerciale. Il gioco è stato semplice, è finito sotto le ruote di una automobile. Eppure.. ah, un po' di cultura, le sue dimensioni, il suo colore, la sua testa, facevano subito escludere che si trattasse di una velenosa vipera. Sarebbe bastato munirsi di un sacchetto e di un bastoncino per prendere l'innocuo rettile e condurlo dove forse si sarebbe trovato meglio. Forse aveva sete ( oggi c'erano 35 gradi) e la sua bussola l'ha fregato. Ma ciò che frega noi è sempre il senso di paura del "SERPENTE" , salta subito alla mente il cobra reale o il boa costrittore o chissà cos'altro. Era un innocuo serpentello che aveva perso la strada di casa. La fine che ha fatto la vedete, brutta. Uff..Chiedendo scusa a chi questa immagine potrebbe dare fastidio, ci metto anche l'ingrandimento:

Il primo piano ve lo evito. Che "carriera" strana, quella dei serpenti. Eppure attaccano solo se attaccati, anzi cercano sempre di ritrarsi. La storia ne ha sempre dato cattiva stampa, ma sono esseri affascinanti. Si portano dietro storie di presunta crudeltà.. se loro potessero raccontare degli uomini.. Se ne vedete uno, non uccidetelo, chiedete a qualcuno attorno a voi come si possono trattare sennò chiamate la Forestale, son li anche per questo.

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martedì 16 giugno 2009

PER FAVORE::!!

Per favore, dopo la presentazione alla Camera del "Pacchetto Abruzzo" come DL cioè non emendabile, blindato, non contenendo al suo interno molte delle promesse che erano state fatte i giorni scorsi (in campagna elettorale..), non fate più entrare questo uomo a L'Aquila. Già ieri una nutrita rappresentanza di cittadini e di autorità delle zone terremotate aveva manifestato a Roma il suo forte dissenso rispetto a quanto si sta per votare, a Montecitorio. Non vi fate più prendere in giro, non vi fate più blandire dai sorrisi e dalle battute del "primo Ministro". Vi sta abbandonando nelle vostre tende bollenti e quando farà freddo farà lo stesso. Per chi non ne ricordasse il volto, il "soggetto" è questo:

Non vi fate prendere in giro. Sennò, se ci riuscite, andateci veramente nelle sue ville, ammesso che non siano occupate da "compagnie di avanspettacolo"....

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