Punti di (s)vista: Rimini: il Meeting di CL

lunedì 1 settembre 2008

Rimini: il Meeting di CL




E abbiamo voluto visitarlo, il MEETING, il più famoso e il più frequentato. Seppur all'ultimo giorno. Non ci ero mai stato ma stavolta volevo esserci, per vedere e capire il motivo del successo mass-mediatico che produce sempre. Nonostante ormai si fosse alla fine, l'impressione è stata incredibile. Ciò che colpisce subito è la grandiosità di tutto: tutto è amplificato, ridondante, perfetto. Già, proprio la macchina organizzativa è impressionante: centinaia di ragazzotti e non, tutti rigorosamente volontari, con divise e facilmente riconoscibili, dappertutto, disponibili e pronti. Una vera pacifica macchina da "guerra" ben oliata. Tutto molto in ordine e pulito. Una quantità di punti di ristoro e di incontro impressionante. Centinaia di sponsor ( dalle FS alle COOP ROSSE..!). Le Regioni, le Province, gli Enti, le Aziende. C'era di tutto, con stand anche enormi ( come lo spazio della regione Trentino). Gli spazi tematici erano preparati con cura, con ottimo materiale e, cosa sconvolgente, c'erano visite guidate con un illustratore OGNI QUARTO D'ORA! Certo,siamo sempre al MEETING di Comunione e Liberazione e una pesante parzialità è di rigore ( lo spazio sulla colonizzazione in America Latina non citava certo alcuni lati oscuri della "evangelizzazione" delle tribù autoctone.. ma vabbè.
La Compagnia delle Opere (uno dei bracci economici dell'organizzazione) aveva uno spazio gigantesco e moltissimi stand si ricollegavano a strutture Ecclesiastiche. Ma è il loro Meeting e lo sai.. Ma l'impressione comunque è stata buona, anzi, una cosa fatta bene e organizzata benissimo

I dibattiti hanno sempre avuto ospiti di altissimo rilievo e (ascoltati in radio) erano di ottima qualità. Ecco il motivo del successo: una macchina perfetta che funziona in modo svizzero e che ha creato una passerella anche culturale di spessore. A margine una cosa: in un post a parte voglio occuparmi di un'area tematica interessantissima, destinata ad Alexander Solgenitzin, morto qualche giorno fa ( ma la mostra era già pronta?). Il materiale presente era eccezionale e merita uno spazio a se.

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